
Pagamento dell'Imu, il caso dei coniugi separati - www.napoflix.tv
L’argomento IMU è quello che maggiormente tiene banco in quest’ultimo periodo. Il pagamento di questa tassa, però, diventa diverso se si tratta di una coppia separata.
Chi è separato o divorziato e non risiede nell’immobile assegnato all’altro coniuge, come si deve comportare proprio per quel che riguarda il pagamento dell’IMU? Deve pagare anche lui la propria parte oppure no? È necessario un chiarimento su questo punto.
Possono esserci delle esenzioni ma i casi differiscono già a seconda se si parla di separazione semplice o divorzio già avvenuto. Vediamo insieme come si devono comportare i coniugi in merito e a chi spetta pagare.
Separati o divorziati: chi paga l’IMU?
L’ex coniuge separato o divorziato che non abita più nella casa coniugale (nel frattempo, assegnata all’altro) deve pagare comunque l’Imu? È una domanda che quelle coppie che si trovano in questa condizione si stanno ponendo in quest’ultimo periodo durante il quale si pagano le tasse di fine anno e non solo.
Un quesito importante per chi è in questa situazione e sul quale è necessario fare la dovuta chiarezza. C’è la possibilità di un’esenzione dal pagamento? Sì, ma non è valida per entrambi i coniugi e, poi, possono esserci delle situazioni talmente particolari per le quali è quasi difficile (ma non impossibile) applicare gli articoli di legge dovuti.
Quella dei separati e divorziati non assegnatari della casa si presenta come una situazione particolare nella quale il proprietario, anche senza residenza, può essere esentato dal pagamento dell’Imu. Questo è stato stabilito da una sentenza della Corte di Cassazione. Partiamo dall’inizio: la legge prevede l’esenzione dal pagamento per gli immobili utilizzati come abitazione principale e, quindi, dove risiede la famiglia.
Una spiegazione necessaria
Fino a prima della separazione, l’immobile era destinato a casa di abitazione per il nucleo familiare e, quindi, anche per il contribuente stesso.

C’è da dire che l’immobile in questione non è più abitazione principale per il coniuge non assegnatario e che non abita più lì, per pronuncia di legge. La Corte di Cassazione si è riallacciata ad una sentenza della Corte Costituzionale che dichiarava illegittima la doppia imposizione per i coniugi con residenze diverse perché discriminatoria.
Con la pronuncia della Corte Costituzionale, quindi, i coniugi con diversa residenza hanno diritto alla doppia esenzione. Ciascuno di essi considererà prima casa l’immobile dove ha la residenza. Una particolarità che era necessario conoscere per tutte quelle coppie che, per diverse ragioni, si sono separate, non abitano più insieme e non sanno come comportarsi in materia tasse, specialmente per quel che riguarda l’IMU.