A Santa Maria Capua Vetere confronto su riforma Cartabia, processo telematico e intelligenza artificiale: “Serve accompagnare l’innovazione senza sacrificare diritti e garanzie”.
La rivoluzione tecnologica sta trasformando profondamente il mondo della giustizia e chi vi opera all’interno. È questo il filo conduttore del congresso “L’Avvocatura nell’era della Giustizia Digitale tra Intelligenza Artificiale e riforme del sistema giudiziario”, svoltosi a Santa Maria Capua Vetere su iniziativa del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, presieduto da Angela Del Vecchio.
Tra i temi discussi, le potenzialità e le criticità della Giustizia di prossimità, gli effetti della riforma Cartabia, lo sviluppo del processo penale telematico e le prospettive legate all’uso dell’Intelligenza Artificiale.
“Non è soltanto il rapporto tra avvocati e tribunali a cambiare – ha osservato Francesco Caro, vicepresidente del Consiglio di presidenza del Consiglio di Stato – ma anche il modo in cui i cittadini potranno accedere alla giustizia”.
Un dibattito che ha messo in luce la necessità di coniugare modernizzazione e tutela dei diritti fondamentali, affinché la digitalizzazione diventi uno strumento di efficienza e non una barriera.