
Il futuro della polizia urbana (Pixabay foto) - www.napoflix.it
Le città del futuro saranno più sicure. Ecco l’incredibile ed innovativa svolta nella sicurezza urbana a contrasto dei criminali.
Il tema della sicurezza urbana nel XI secolo è tra i più discussi e controversi. Criminalità crescente, rivolte, guerriglie urbane vere e proprie; sono solo alcuni dei motivi alla base della sempre maggiore tensione.
Secondo l’Indice della criminalità 2024 del Sole 24 Ore, la città metropolitana di Milano risulta essere in vetta alla classifica per numero di reati denunciati (oltre 7000 ogni 100000 abitanti), seguita da Roma e Firenze, che completano il podio.
Di riflesso, province meno espanse e meno densamente abitate, come Treviso, Oristano e Potenza, occupano il fondo di questa eloquente graduatoria.
A livello mondiale la capitale venezuelana Caracas (che conta quasi 6 milioni di abitanti) è stata, secondo più studi, indicata come città più pericolosa dell’intero globo. Basti prendere in esame lo spaventoso tasso di omicidi: 233 l’anno ogni 100000 abitanti.
L’iniziativa
La regione Emilia-Romagna ha cercato di indirizzare questa macro problematica verso un miglioramento, stanziando oltre 2 milioni di euro nell’anno 2023, al fine di migliorare la vivibilità delle città, prevedendo attività criminose e superando aree degradate. Ma nel concreto, di cosa stiamo parlando? Aumento degli impianti di videosorveglianza e degli street tutor, attività di mediazione sociale, maggior assistenza ai giovani, solo per citare alcuni dei punti fondanti.
Un programma ricco, che ha prodotto, seppur in minima parte, i risultati precedentemente auspicati. Il principale centro della Romagna, Rimini, che occupava il secondo gradino del podio nell’indice dell’anno precedente, si trova ora al quarto posto, con circa 6000 denunce (oltre 200 in meno rispetto al 2023) ogni 100000 abitanti. Il capoluogo emiliano Bologna ha, invece, ceduto il quarto posto proprio alla corregionale Rimini, piazzandosi appena un gradino fuori dalla top 5, ma restano preoccupanti i dati di denunce relative alle violenze sessuali e alle percosse.
Una nuova era nel controllo della criminalità
Si chiama RT-G e rappresenta una colossale svolta nella gestione della sicurezza urbana. Si tratta di un robot sferico autonomo, introdotto per le strade della Cina, che segna un decisivo passo nella cooperazione tra le forze dell’ordine e gli ‘organismi’ tecnologici. Il robot ‘poliziotto’ è in grado di muoversi sia su terra sia in acqua, raggiungendo una velocità massima di 35 km/h. E’ capace di operare in modo autonomo, grazie all’intelligenza artificiale.
L’azienda produttrice degli RT-G è la Logon Technology, assicura che le sfere sono progettate per assistere (o addirittura sostituire) gli umani nel pattugliamento delle città e nell’individuazione di attività sospette e criminali, grazie al sistema di riconoscimento facciale di cui è dotato. I video diffusi nelle ultime settimane dai media cinesi, ci mostrano i robot ‘poliziotti’ in azione, in grado di neutralizzare i potenziali pericoli grazie all’utilizzo di strumenti non letali come granate, gas lacrimogeni e dispersori di onde sonore.