La delegazione guidata dall’Avv. Angela Del Vecchio centra un traguardo di prestigio nazionale, con Pannone nominato Delegato OCF e proposte accolte quasi all’unanimità.
Si è chiuso con un importante risultato il XXXVI Congresso Nazionale Forense, che ha visto protagonisti i delegati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere. Tutte le mozioni presentate dalla delegazione sammaritana sono state approvate, a conferma del ruolo sempre più incisivo dell’avvocatura locale nel panorama nazionale.
La delegazione, guidata dal presidente Avv. Angela Del Vecchio e composta dagli avvocati Ottavio Pannone, Maria Amato, Caterina Celentano, Edna Borrata, Giovanna Mastrati, Giampiero Guarriello, Antonio Ricciardelli e Fabrizio Zarone, ha portato al centro del dibattito temi fondamentali per la professione forense e per il sistema giustizia. Da segnalare anche la nomina dell’Avv. Ottavio Pannone come Delegato OCF.
Particolare attenzione è stata rivolta alle criticità dell’Ufficio del Giudice di Pace, con mozioni che chiedono di fermare l’ampliamento delle competenze, rafforzare organici e dotazioni, e potenziare le strutture per migliorare l’efficienza della giustizia di prossimità.
Tra le mozioni approvate:
Mozione n. 1809 a firma dell’Avv. Giovanna Mastrati, sui nuovi ambiti di consulenza legale;
Mozione n. 1836 presentata dall’Avv. Maria Amato, sull’uso dell’intelligenza artificiale nell’attività forense e le garanzie di tutela della privacy;
Mozione n. 1848 dell’Avv. Edna Borrata, per favorire la chiarezza e la sinteticità degli atti giudiziari anche attraverso immagini, elementi grafici e note esplicative.
Tutte approvate con ampie percentuali, vicine all’unanimità.
“L’approvazione di queste mozioni rappresenta un passo decisivo verso una giustizia più efficiente e vicina ai cittadini” – ha dichiarato il presidente Del Vecchio, ringraziando tutti i colleghi per l’impegno. “Il nostro lavoro non si ferma qui: l’obiettivo ora è tradurre le mozioni in azioni concrete, con particolare attenzione alle criticità degli uffici giudiziari”.
Il Congresso ha così confermato la capacità dell’avvocatura sammaritana di dialogare con le istituzioni e di contribuire in modo costruttivo alle riforme necessarie per il futuro della giustizia italiana.